L'Egitto ha un ruolo importantissimo nella storia della danza in quanto sono stati proprio gli Egizi i primi ad aver introdotto la misura del ritmo
Vari ritrovamenti su pittura rivelano l'importanza della danza al servizio del culto.
Per il popolo egiziano la danza era espressione di ogni momento della vita:essa èstata usata sia per i funerali che per le feste, oltre che nelle cerimonie pubbliche. In un certo senso, la danza faceva parte delle tecniche di gestione del potere. Erano danzanti gli dei, i sovrani, i sacerdoti.
Nel culto dei morti, gli egizi erano convinti che ci fosse un'altra vita dopo la morte. Sono stati ritrovati documenti in cui venivano descritte danza in onore degli dei.
Potere politico e religioso si fondevano cosìchèsacerdoti, faraoni e dei erano le fugure piùimportanti. I faraoni assecondavano le danze perchèattraverso esse affermavano il loro potere essendo manifestazioni a forte attrattiva popolare.
Nell'antico Egitto, le danze erano sottoposte a severe regole, religiose e mondane, strettamente connesse tra loro. Numerosi plastici mostrano che si trattava spesso di saggi di danza in cui le acrobazie avevano un posto preminente.
Spesso le danzatrici sono ritratte inposizioni simmetriche che ricordano le formazioni delle moderne "revuegirls" Non si sa esattamente come si svolgeva la danza perchèdalla serie di rappresentazioni statiche si puòdifficilmente ricostruire la sequela dei movimenti. (Breve storia della Danza e del Balletto - Jaca Book - Rudolf Liechtenhan Mario Pasi)
L'ipotesi che gli Egizi avessero l'abitudine di scandire, preferibilmente, il ritmo con le mani si incastra con quanto ci riferisce Curt Sachs nell'opera Storia degli strumenti musicali (Mondadori, 1996):"Tra i fatti piùsorprendenti della musica egizia èl'assenza completa di tamburi fin verso il 2000 a.C.
Puòdarsi che anche prima siano esistiti tamburi in Egitto senza che ne sia rimasta testimonianza nell'iconografia. Pur ammettendo comunque questa vaga possibilità, la mancanza d'ogni riscontro archeologico in una regione cosìricca di documenti d'arte realistica potrebbe quasi ergersi a prova della loro reale assenza. Si puòsolo dedurre che la musica egizia fosse ispirata a impulsi melodici piuttosto che al ritmo:come oggigiorno, piùo meno".
Giovanni Calendoli dimostra la maturitàdella coreutica egizia riportando quattro termini coniati dalla cultura e dalla lingua ufficiali per distinguere altrettanti tipi di danza, cosa rivoluzionaria per quei tempi:
iba:danze lente;
khebet:danze saltate;
keskes:danze sincopate;
tjenef:danze mimate. (Calendoli Giovanni, Storia universale della danza, Milano, Mondadori, 1985)
INDIRIZZO:
Via Dandolo 51
21100 Varese
CONTATTI:
Email:soniafusco@foyerdelladanza.com
Tel:+390332238600