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IL COREOGRAFO MAURICE BEJART

il coreografo maurice bejart francese, coreografo dei più grandi balletti come uccello di fuoco, bolero, le sacre du printemps, stravinskij, il crepuscolo degli dei, fondatore della compagnia balletto du xx secolo, lavorò per l'opera de paris, teatro alla scala, la dannazione di faust, le moliere imaginaire altri lavori.

In Francia

Maurice Jean Berger (questo il suo vero cognome) nasce a Marsiglia il 1. gennaio 1927, figlio del filosofo Berger e' sicuramente uno dei coreografi fu famosi al mondo, molto amato ma anche discusso. Debutta nel 1945 all'Opera di Marsiglia per poi proseguire i suoi studi a Parigi.

Iniziò la sua carriera ballando in varie compagnie tra cui quella di Roland Petit dal 1947 al 1949 per continuare un anno con la londinese International Ballet di Mona Inglesby e fino al 1952 con l'Opera Reale di Stoccolma debuttando come coreografo nella prima versione dell'Uccello di Fuoco.

Nel 1953 fonda una compagnia Les Ballets de L'Etoile che dal 1957 diviene Le Ballet Théatre de Maurice Béjart, creando poi il Balletto du XX siécle in piena attività tutt'oggi.

Nel 1959 e nel 1960 si afferma nel mondo con due dei suoi più grandi successi:Bolero e Le Sacre du printemps di Stravinskij. Per la sua compagnia portò in scena al Théatre de l'Etoile di Parigi nel 1953 balletti come Le lettre, Les chaussons rouges e La belle au boa nel 1955.

Ma anche Symphonie pour un homme seul, musica di Pierre Herry e Pierre Schaffer, un balletto per descrizione di Marcel Lobet, "l'immagine dell'uomo moderno schiacciato dalla macchina, ossessionato dal rumore, bersagliato dagli imperativi degli idoli che il suo capriccio ha modellato, a cominciare dalla donna."

In questi anni nascono i balletti più importanti quanto originali come Tanit ou le Crépuscule des Dieux (musica di Maurice Ohana) Haut voltage ( 1956 musica di Constant e Herry), Il cerchio per il Nederlands Ballet.

Ci furono collaborazioni con altre compagnie, poche in realtà, come per il Ballet der Buhnen der Stadt Koln con Le Voyage nel 1962, e per l' Opera di Parigi con Damnation de Faust nel 1964, Bejart lavora sempre con la sua compagnia arrivando ad essere una delle migliori e più importanti compagnie del mondo.

Nascono così Bolero, Les noces, Bhakti, Clown de Dieux e Notre Faust a Bruxelles, Héliogabale Teatro alla Scala Milano, Le Moliére imaginaire, Casta Diva, omaggio a Maria Callas.

Ma anche Nona sinfonia e Stimmung nel 1972.

Nella sua concezione di danza, Bejart riporta il corpo al centro della scena, corpo dell'uomo in quanto essere danzante, nonostante il passare degli anni e il suo invecchiare.

Anzi, il passare del tempo è uno stimolo ulteriore per continui mutamenti sia filosofici che stilistici, lui figlio di un filosofo si fa portatore dell'inquietudine presente sia a livello culturale che artistico della società nel momento in cui sta vivendo e la porta sul palco per farla vivere.

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